domenica 24 aprile 2016

Le forme del vuoto

Dove finisce il nostro essere quando moriamo? Finisce nel nulla.
Ma, allora, da dove viene?
Proprio dallo stesso nulla. Un nulla prima e un nulla dopo, e, in mezzo, l’essere.
Questo nulla, dunque, non è un vuoto assoluto, ma una matrice feconda.
È come la sala cinematografica buia in cui all’improvviso vengono proiettate immagini luminose.
In sostanza, le cose, le “immagini”, sono formate da quel vuoto originale: sono forme del vuoto.
Ogni cosa è vuota – ed il vuoto appare ad ogni istante.

Per esempio, a fondamento di un vaso c’è un certo vuoto. Ma dove va a finire quel vuoto quando il vaso si rompe? La stessa cosa avviene per una casa, per un albero, per una montagna, per un atomo, per un pianeta o per un uomo.

Nessun commento:

Posta un commento