giovedì 7 aprile 2016

Il non io

Se scompare il senso abnorme dell’io, la persona non sparisce nel nulla. Semplicemente la vita diventa più spontanea, più autentica ed essenziale.
Nel vuoto dell’io c’è la calma, c’è la fine della tensione, c’è la perfetta presenza mentale senza barriere, senza costrizioni, senza finzioni.
Non dobbiamo dunque utilizzare la meditazione in modo improprio: per consolidare il senso dell’io, per perderci nei labirinti della mente.

Rimaniamo presenti così come è presente il nostro respiro, senza sforzi.

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