mercoledì 27 aprile 2016

Bagliori di illuminazione

Quando siamo liberi dal pensiero concettuale (e delle emozioni perturbatrici) siamo esattamente al centro. Non succede niente di particolare: non compaiono né visioni né esseri angelici. Ma c’è una chiara e vuota consapevolezza.
Questa chiara e vuota consapevolezza, questo stato cristallino, questa visione limpida, è quanto di meglio possa offrirci la vita. Ma dura poco. Perché, subito dopo, sorgono le elaborazioni mentali nonché le ansie, le paure e i desideri.
Il problema dunque è riuscire a permanere il più a lungo possibile in questo stato di equanimità.
All’inizio si tratta di esperienze quasi spontanee che durano pochi istanti, come squarci di azzurro in un cielo nuvoloso.
Ma lo scopo dell’addestramento è proprio questo: riuscire a dimorare in pace in uno stato del genere.
In sostanza il percorso è prima comprendere intellettualmente, poi riconoscere lo stato di chiarezza e infine renderlo stabile.

Questa chiarezza è il primo bagliore di ciò che chiamiamo, non a caso, illuminazione.

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