venerdì 1 aprile 2016

La prodigiosa nascita umana

A volte, di fronte a questa gigantesco meccanismo che è l’universo, ci sentiamo schiacciati e impotenti. Ci sembra di non valere più di una formica o di un insetto. Chi si occupa di noi? Che cosa possiamo fare per cambiare il nostro destino? E come possiamo pretendere di sopravvivere dopo la morte? Siamo poco più di un nulla che rientrerà nel nulla.
Ma questa identità, questa individualità, questo sé, è in realtà un fenomeno enorme.
Avere un’identità ed esserne consapevoli è un vero e proprio miracolo, di cui altri esseri viventi non godono. Perché una siffatta consapevolezza non è da tutti: è un risultato eccezionale, è un impulso divino, è una scintilla della coscienza cosmica che ha dato origine al tutto e che vuole individuarsi.
Di questo dobbiamo essere consapevoli. Qualcosa – in un lungo percorso - ci ha portati fin qui, a nascere come esseri umani – e non è poco.
Il potere che possediamo, il nostro piccolo sé, la capacità che abbiamo di essere consapevoli, la nostra individualità, è l’espressione della forza divina che ha creato, che continua a creare e che continuerà ad evolversi finché durerà il tempo.

È vero che il nostro minuscolo sé è un’ombra, quasi senza spessore; ma anche un’ombra è la proiezione di ciò che la produce. E, finché permarrà ciò che la produce, lei continuerà a permanere.

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