domenica 3 aprile 2016

Gestire la rabbia

Se cerchiamo di liberarci dalla rabbia (e dagli altri impulsi violenti) scatenando una lotta contro di essa, finiremo di vivere in uno stato continuo di conflitto: un esito bellico, un combattimento drammatico che non dà né tregua né pace.
Dobbiamo allora applicare altre strategie più intelligenti.
La prima è l’osservazione, che crea una presa di distanza e la possibilità di far sbollire la pentola.
La seconda è l’utilizzazione della rabbia, la quale resta comunque un impulso altamente energetico, capace di dare forza e concentrazione.
La terza è la trasformazione, che avviene quando ci domandiamo: chi sta provando questo sentimento?
La domanda ci permette di scoprire l’osservatore con la sua presenza calma e la sua chiarezza di visione.

L’importante è non negare, non opporci, non scappare, non reprimere, ma restare lì, fermi, trasformando la rabbia in un potere della mente.

Nessun commento:

Posta un commento