domenica 10 aprile 2016

La consapevolezza che guarisce

Nella vita, tutti riceviamo botte di ogni genere. Siamo come la luna che è continuamente bersagliata da meteoriti. E non possiamo farci nulla. Anzi, siamo dominati dalla paura di ricevere la botta definitiva.
Ciò che però distingue l’uomo è la sua capacità di assorbire i colpi, riprendendosi ogni volta:

“La vita è cadere e risorgere,
cadere e risorgere,
cadere e risorgere,
fino all’ultima caduta
nella polvere.”

Ognuno ha una propria capacità di resistenza, che è un po’ come l’atmosfera della Terra che ci protegge dalla pioggia dei meteoriti.
L’atmosfera riceve i meteoriti, ma riesce ad assorbirne, a distruggerne o ad attutirne la maggior parte.
Questa atmosfera protettiva è ciò che la meditazione ci permette di costruire.
Non dobbiamo sognare di essere esenti dai colpi o di avere una corazza impenetrabile. Non esiste una protezione del genere. Il problema è di essere flessibili abbastanza da ricevere la botta, piegandosi ma non spezzandosi, così come fa il giunco sotto la tempesta.
Si tratta di un vero e proprio addestramento, come quello del pugilato o delle arti marziali, dove non si può pensare di non ricevere colpi, ma ci si fortifica per sopportarli.
Nel nostro caso è un addestramento emotivo, in quanto i colpi ricevuti arrivano sotto forma di reazioni emotive.
La regola è che le reazioni si emotive si dissolvono non appena ne siamo consapevoli. Dobbiamo quindi rivolgere l’attenzione a queste sensazioni.
Talvolta il colpo è così forte che non basta esserne consapevoli una sola volta, ma occorre ripetere l’operazione più volte, centinaia o migliaia di volte. Come si elabora il lutto (un dolore, una forte botta), così si elabora ogni reazione emotiva.
Dobbiamo sperimentarla in noi con chiarezza e poi tenerla a lungo nel campo dell’attenzione. Non averne paura, non cercare di sfuggirla, ma riportandola sempre di nuovo alla nostra consapevolezza. A poco a poco, la sua intensità si attenuerà fino sparire.
A scopo preventivo, è utile imparare a vedere ogni reazione del genere come una semplice sensazione. Può distruggerci una sensazione?


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