lunedì 16 novembre 2015

Ritornare alla realtà

Spesso siamo confusi perché diamo più importanza ai nostri pensieri che alle nostre sensazioni fisiche. Infatti, le elucubrazioni, le fantasie, le paure e le previsioni ci portano fuori strada: ci fanno perdere il contatto con la realtà.
Per esempio, se vediamo nella penombra una corda, potremmo pensare che sia un serpente. L’oggetto non è reale, ma intanto la paura lo è.
Ciò che pensiamo è il portato di una concatenazione di pensieri, non di un’esperienza effettiva.
Ecco perché è fondamentale, in questi casi, ritornare alle percezioni reali. Che cosa sentiamo? Le percezioni non possono mentire.
Domandiamoci: come respiro? Quali muscoli sono contratti? Dove provo dolore? Quali organi si fanno sentire? Cuore, stomaco, intestino, fegato..? Ho caldo? Ho freddo? Sento un sapore, un odore..?
Quando siamo confusi, quando siamo in preda al panico o all’ansia provocate dalla mente, torniamo all’esperienza del momento presente, al di là dei pensieri.
L’esperienza fisica è sempre reale, sempre presente, sempre attuale.
Non pensare, non analizzare, non ricordare, non prevedere..., ma essere!

Respiriamo, accentuiamo inspirazioni ed espirazioni. E ritorniamo alla realtà.

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