sabato 21 novembre 2015

La pratica della consapevolezza

Noi proponiamo a tutti la pratica della consapevolezza, che non è una religione – o che è la vera religione (tema di questo blog).
Ma ci ascoltano in pochi.
La gente crede ancora nelle religioni tradizionali, dove non si vede un briciolo di consapevolezza, ma solo un semplice schierarsi, una completa sottomissione a ideologie del conformismo.
Introduciamo questa pratica nelle scuole, non l’indottrinamento religioso.
La pratica della consapevolezza è la più semplice possibile, ma proprio per questo la più difficile. Sembra inconsistente, e invece è potente.
Consiste nell’essere pienamente consapevoli di ciò che ci succede prima in certi momenti e poi in ogni momento.
Siamo a disagio, siamo vuoti, siamo ansiosi, siamo angosciati, siamo terrorizzati? Non è un problema per la meditazione. Anzi, è tutto utile carburante.
Fermiamoci un attimo e cerchiamo di esserne consapevoli. Impariamo a dimorare anche nel disorientamento.
Le religioni cercano di darci un senso intruppandoci in ideologie totalitarie che ci riducono a servi obbedienti di un Moloch. La meditazione cerca di liberarci attraverso la pratica della consapevolezza.


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