venerdì 6 novembre 2015

Il miracolo dell'attimo

Tra i vantaggi della meditazione c’è l’eliminazione della noia.
Chi si annoia, infatti, non è presente in ciò che fa o che vive; è con la mente altrove; e non è più interessato al momento presente.
Chi medita, invece, seguendo una pratica di attenzione-consapevolezza, mette il proprio interesse in ciò che di solito non si nota.
Questo è il punto.
Noi di solito ci facciamo attenti e ci emozioniamo solo quando accade qualcosa di insolito o di eccezionale. Ma la meditazione inverte il processo: si occupa di piccole cose che non catturano comunemente l’attenzione. È attenta al respiro, a una formica, a una nuvola, a una foglia, a un filo d’erba, al suono di un ruscello, al passaggio di un pensiero o di una sensazione…
Chi è che è attento all’attimo presente? all’esperienza del momento presente? Di solito non lo riteniamo degno di nota: che interesse può avere? Eppure è tutto ciò che abbiamo.
Proprio come il respiro, è ciò che ci tiene in vita, è la nostra vita attuale. Ma noi lo trascuriamo.

Chi medita può stare seduto ore senza fare nient’altro che osservare il miracolo dell’attimo che sembra passare velocemente ed essere una semplice e minuscola unità di misura, mentre è ciò che si rinnova e che ci rinnova di continuo, e, come tale, degno della massima attenzione e di un grande interesse.

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