martedì 6 maggio 2014

L'impotenza di Dio

In origine era il Verbo, la Parola divina? Ma se la Parola fosse stata sufficiente, che bisogno ci sarebbe stato di passare alla creazione della materia?
La verità è che la Parola o lo Spirito sono del tutto insufficienti e che bisogna passare all’atto violento se si vuole aprire l’Essere al mondo. Il che dimostra che se Dio è puro Logos, ha dovuto riconoscere i propri limiti: non ce la faceva a creare un mondo spirituale.
Oppure che l’atto materiale è il passaggio inevitabile, l’approdo di ogni azione spirituale. In tal caso, la materia non è una degenerazione dello spirito, ma una sua solidificazione… o addirittura una sua evoluzione.
In fondo, la creazione di questo cosmo sgangherato mette in evidenza i limiti di Dio, del Dio della tradizione. Avrebbe fatto una miglior figura un Nulla originale. Perché, se da un Nulla nasce qualcosa, benché così misero, è pur sempre un vantaggio. Qualcosa, una qualunque cosa, è meglio che niente. Ma siamo lontani dal meglio o dalla perfezione attribuita dalla teologia al Dio creatore.

Certo, è questa immagine di Dio che è obsoleta.

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