venerdì 2 maggio 2014

Dirigere la mente

Perché dare tanta importanza alla mente e al controllo degli stati d’animo? Queste cose non dovrebbero riguardare più la psicologia che la spiritualità?
No, in qualunque situazione, è determinante la capacità di conoscere e di dirigere il proprio spirito. È questo che fa la differenza tra paradiso e inferno.
Se uno non è padrone della propria mente, trova da star male in ogni luogo, anche nel più bello. Il peggio che la vita possa farci non è niente rispetto a quello che la mente può farci.  La mente può creare l’inferno e l’impossibilità di uscirne. Oppure, può creare il paradiso.

Se qualcosa ci sopravvivrà, non potrà che essere il nostro spirito.

2 commenti:

  1. Ma la mente è lo spirito? E lo spirito è l'anima? E l'anima è la coscienza?
    Non so se la questione sia oziosa, o io sia troppo ingenuo, ma qualche problemino lo pone, almeno a me. Anche perchè, leggendo, a volte si ha l'impressione che i termini siano interscambiabili, e a volte no. Nello "Huai nan tzu", per esempio, si dice che lo spirito è il gioello della mente. Dunque non esattamente la stessa cosa, quasi che il primo fosse il fiore all'occhiello della seconda. E la parola "anima" (termine forse più tipicamente occidentale), almeno negli stralci che ho letto io, non compare mai. Direi che sarebbe il caso di chiarire esattamente le cose, nei limiti in cui si possa farlo, proprio per accrescere il grado di consapevolezza così decisivo per una vita piena e tesa all'autorelizzazione.

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    1. Quando uso il termine “mente” lo uso nel senso orientale, ossia è l’insieme di tutte le funzioni sensitive, della mente razionale e della coscienza. Lo spirito va inteso come “apex mentis”, il vertice della mente – un livello più elevato, quello che si occupa di questioni non legate alla semplice sopravvivenza, ma che cerca la trascendenza. L’anima è la presenza di questa trascendenza in noi.
      Comunque, queste distinzioni sono astratte, perché in primo luogo sono prodotti della mente razionale e in secondo luogo sono tutte comunicanti, tutte collegate, tutte mutevoli. Lo spirito comunica e confina con l’anima, e nello stesso tempo riceve impulsi dal basso, dalla mente. Si tratta di processi, non di entità.

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