giovedì 15 maggio 2014

Anche Gesù odiava i farisei

Perché parlare tanto di amore? Perché invitare ad amare il prossimo, come se fosse possibile andare contro le proprie pulsioni naturali?
La verità è che siamo tutti reciprocamente legati: nessuno sarebbe senza gli altri. Punto e basta. Questo è l’unico vero riconoscimento religioso. Tutto il resto sono inviti che lasciano il tempo che trovano. Amare i propri nemici? Come dire: amare chi si odia – una contraddizione in termini.
Dopo il momento di principio del riconoscimento religioso, la realtà si fa strada: se amiamo amiamo, se odiamo odiamo. Che possiamo farci?
Se vogliamo nascondere e reprimere i nostri sentimenti, diventiamo degli ipocriti, come i farisei.
La constatazione dei nostri sentimenti, la consapevolezza, è un atto religioso, perché autentico. La falsità, l’ipocrisia o la repressione sono il contrario.

La verità ci rende liberi? Solo se la riconosciamo e la accettiamo.

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