domenica 4 maggio 2014

Destino e libero arbitrio

Ci domandiamo spesso: c’è un destino, c’è una predestinazione? E quanta parte delle nostre scelte determina?
In effetti, noi nasciamo con un destino, che è inscritto nei nostri geni, nel nostro carattere, in ciò che ci ha dato origine. Ed è certamente preponderante rispetto al libero arbitrio.
Ma allora non siamo liberi? Non possiamo scegliere niente? In realtà, qualcosa possiamo scegliere, ma non tanto.
Dobbiamo però riformulare la domanda: come si è formato quel destino? Noi siamo davvero unici? Siamo sicuri che i nostri istinti, le nostre reazioni, i nostri sentimenti e i nostri pensieri siano assolutamente originali?
E se una parte di noi è costituita da altri, quel destino ci è stato in qualche modo precostituito.
L’anima individuale è per così dire prima di tutto collettiva, e poi cerca faticosamente di farsi strada. Cerca di chiarirsi e di definirsi come Sé da una vita all’altra, come una fotografia sfocata che acquisti a poco a poco nitidezza. Ma ce ne vuole di strada. Dunque, cerca tu stesso di riconoscerla. Sviluppa la tua consapevolezza.

“C’è un unico bene: la conoscenza. C’è un unico male: l’ignoranza” diceva Socrate.

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