venerdì 30 maggio 2014

La calma in meditazione

Un lettore mi domanda come sia possibile, per fare meditazione, essere sempre calmi, distaccati e pazienti. E se uno ha un temperamento ansioso? Si può forse cambiare?
Il temperamento, che è il frutto di un’antica eredità karmica, può essere migliorato e stabilizzato, ma non può essere cambiato. Tuttavia, per fare meditazione non c’è bisogno di essere sempre calmi e distaccati. L’importante è trovare la calma e il distacco in certi momenti. Se non fosse possibile, non avremmo nessuna speranza.
In realtà, nel mare, la superficie può essere molto agitata, ma il fondo è sempre calmo.
Più sei ansioso e sensibile, più puoi capire che cosa sia la vera pace: gli opposti si esaltano a vicenda.
Una persona media è un individuo mediocre, una persona che non conosce le vette di certe tempeste emotive, non può nemmeno conoscere le profondità della calma. Essere molto sensibili non è uno svantaggio. Essere sempre distaccati può essere un difetto del carattere.

Bisogna semplicemente capire come, anche sotto le peggiori tempeste, vi sia sempre un luogo non toccato dall’agitazione.

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