Se vedi venirti incontro un grosso cane, non capisci se vuole aggredirti o farti le feste. Possono essere entrambe le cose. Ecco perché sul momento ti si sveglia un' emozione ambigua, sei pronto sia a difenderti sia ad accoglierlo. Fino all' ultimo non lo sai.
Perciò quello che provi è un'emozione ambigua. L' emozione deve essere ambigua perché deve adattarsi a situazioni contraddittorie. Saranno poi altri segnali che ti riveleranno da che parte devi stare, che reazione devi avere. Questo in qualunque situazione in cui gli stimoli vengano dall' esterno.
In realtà gli stimoli, le azioni vengono sempre dall' esterno. A meno che non nascano da qualche pensiero interno. O da entrambi.
Perché, indipendentemente da dove provengano le cause, tu devi essere pronto a reagire in modi contrapposti.
Il mondo è pieno di segnali e stimoli contraddittori. E tu devi saper reagire in modi completamente opposti.
Una volta che avrai conosciuto il cane, saprai se sei al sicuro o no. E quindi diminuirà l' altalena delle emozioni. Ma, siccome questo mondo è sempre pericoloso e senza pace, in realtà non potrai mai rilassarti.
Il cane potrà sempre morderti se fai qualche gesto sbagliato e anche le persone di cui ti fidi potranno tradirti. Pensiamo agli amori traditi.
Questo per dire che l' ambiguità, la contraddittorietà, è un dato naturale nelle interazioni. È ciò spiega perché siamo sempre in allerta (stress) e perché le nostre emozioni devono poter avere una doppia faccia.
Il mondo resta duale e tutta la nostra struttura relazionale (emozioni, pensieri, sentimenti ecc.) deve mantenersi oscillante.
Vivere è come un incontro di boxe. Devi poter saltellare per difenderti e attaccare. Se resti fermo, sei spacciato.
In Cina si dice che quando arriva la tempesta, si salva solo il giunco perché è flessibile e capace di piegarsi. Ma l' albero che non è capace di oscillare oltre un certo limite, sarà spezzato.
Ecco il perché della struttura oscillatoria delle cose esterne e interne. Se un ponte non è capace di oscillare, prima o poi si spezzerà.
Anche noi, se avessimo solo emozioni univoche, dureremmo poco.
Siamo fragili, ma la capacità di oscillare, che in certi casi può essere condiderata negativa, ci salva la vita.
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