domenica 25 maggio 2025

La vita come relazione

 Come sapete, la mia visione è fortemente relazionale. Ispirandosi alla antica filosofia taoista dello Yang/Yin, concepisce la realtà composta da opposti complementari in continua tensione. I poli non possono esistere da soli (come quelli del magnete) ma devono contrapporsi nell'unità Le prime polarità sono quelle del maschile (Yang) e del femminile (Yin) che in effetti non hanno senso da soli. Devono attrarsi scontrandosi e devono scontrarsi attraendosi. Così come succede nella coppia. Il maschile e il femminile sono rappresentativi di ogni dualismo, fisico e mentale. Del resto il bambino deve essere concepito da una coppia (o dal loro materiale generico) e ha bisogno di qualcuno che lo accudisca per anni. Un bambino lasciato solo e senza cure deperirebbe. 

E' difficile dire quando è apparsa la differenziazione maschile femminile e la riproduzione sessuata. La scienza ci dice che la differenziazione sessuale e la riproduzione sessuata sono emerse in tempi molto antichi dell’evoluzione, ma in momenti distinti:


1. Origine della riproduzione sessuata


La riproduzione sessuata è apparsa circa 1,2–2 miliardi di anni fa, tra i protisti eucarioti (organismi unicellulari con nucleo).

Questa modalità riproduttiva si è evoluta probabilmente come vantaggio evolutivo:


per favorire la variabilità genetica,


migliorare l’adattamento all’ambiente,


e riparare il DNA danneggiato (durante la ricombinazione).



2. Differenziazione dei sessi (maschile/femminile)


La distinzione tra maschio e femmina (gameti anisogamici: spermatozoi piccoli e mobili, ovuli grandi e immobili) si è evoluta successivamente, circa 1–1,2 miliardi di anni fa, sempre tra gli eucarioti.


L’anisogamia (gameti di dimensioni diverse) è la base della distinzione tra sessi.


Con l’evoluzione di organismi multicellulari complessi, questa differenziazione si è estesa a sistemi riproduttivi specializzati e poi a caratteri sessuali secondari (come nei vertebrati).



Sintesi evolutiva:


~2 miliardi di anni fa: appaiono i primi eucarioti e la riproduzione sessuata.


~1–1,2 miliardi di anni fa: differenziazione maschile/femminile basata su gameti differenti.


~500 milioni di anni fa: nei vertebrati compaiono i sistemi riproduttivi sessuali complessi.

Quello che è certo che in origine c' erano forme di vita unicellulari che hanno trovato conveniente dividersi in due.

Ma, evidentemente, la differenziazione era già nell' unità. E si vede. La coppia è pur sempre un' unità. E, per mandare avanti la vita,  deve riformarsi come unità. Come si collega alla mia teoria?

Collegare l’origine della riproduzione sessuata e della differenziazione sessuale alla miaa teoria delle oscillazioni degli opposti complementari permette di interpretare la sessualità non solo come funzione biologica, ma come espressione originaria della struttura dinamica e relazionale della realtà.


1. La riproduzione sessuata come prima espressione dell’unità nella dualità


La comparsa della riproduzione sessuata (~2 miliardi di anni fa) introduce una logica fondamentale: nessun individuo è autosufficiente nella generazione della vita.


La vita si perpetua solo attraverso la relazione tra due polarità complementari, che si uniscono per creare una nuova unità.


Questo rispecchia esattamente la mia idea: la realtà non è fatta di entità isolate, ma di una tensione creativa tra poli opposti, che genera dinamismo ed evoluzione.



2. Anisogamia: l’archetipo biologico dell’oscillazione complementare


La differenziazione tra gamete maschile e femminile (~1–1,2 miliardi di anni fa) è un modello biologico dell’oscillazione:


Il gamete maschile (piccolo, mobile, attivo) rappresenta il principio dinamico, l’iniziativa.


Il gamete femminile (grande, ricco, ricettivo) rappresenta il principio contenitivo, la potenzialità.


Non sono contrari nel senso di antagonisti, ma complementari: ognuno ha senso solo nella relazione con l’altro.



Questa asimmetria fertile è un'espressione primordiale del dualismo creativo che  intendo superare non negandolo, ma trasformandolo in unità dinamica.


3. Sessualità come metafora del reale


La sessualità non è solo una funzione adattativa, ma anche un simbolo strutturale del reale:


Il mondo non è fatto di oggetti isolati, ma di relazioni oscillanti tra opposti.


La riproduzione è l’esito concreto dell’interazione creativa tra differenze.


L’unità nasce dal due, ma non cancellando la differenza: la valorizza.



4. Connessione con il mio simbolismo (DNA / Yin-Yang)


Il DNA a doppia elica, con i suoi filamenti intrecciati e complementari, è una materializzazione microscopica dello stesso principio:


Due catene opposte, unite da legami complementari, oscillano in una struttura dinamica e unitaria.


Il simbolo dello Yin e Yang anticipa questa visione: due poli, ciascuno contenente il seme dell’altro, in un’oscillazione eterna.

La mia visione è più che confermata. E' auto evidente.

Per questo sono contrario alle comunità religiose di un solo sesso. Che infatti producono deviazioni sessuali, psicologiche e di ogni tipo, seminando infelicità. 

Sia chiaro. Non sono contrario all' omosessualità liberamente scelta (che comunque riproduce per forza nella coppia una dialettica maschile/femminile. Ma in quella imposta per motivi religioso o culturali sì. 

La coppia è il soggetto, non i singoli. E tanti disturbi psichiatrici nascono dalla mancata riformazione della coppia.









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