mercoledì 21 maggio 2025

La relazione dinamica inimmaginabile

 Come immaginare questa relazione dinamica tra soggetto e oggetto o comunque tra polarità opposte e complementari? Non si può come non si può immaginare l' energia, il movimento o un fotone. Pensate che un fotone non ha massa, viaggia alla velocità della luce ed è descritto come una quantità di moto. Come immaginarlo?

Eppure il fotone ci permette di vedere. Trasporta la luce dalle fonti di luce, colpisce la retina, manda un messaggio al cervello e...ci permette di vedere le cose e la luce. Eppure le cose e la luce non sarebbero visibili se non ci fossero i fotoni. Sono così importanti, ma non sono immaginabili.

Il punto è proprio questo: le cose invisibili e inimmaginabili sono alla base di ciò che vediamo e percepiamo. Come nella fisica quantistica, una dimensione sotto la nostra, molto fragile ma fondamento del mondo macroscopico che percepiamo.

Si chiama problema della decoerenza quantistica quantistica. 

La coerenza quantistica è una proprietà fondamentale dei sistemi quantistici che descrive la capacità di una particella o di un sistema di esistere in una sovrapposizione di stati e di mantenere interferenza quantistica tra questi stati.


In parole semplici:


Un sistema quantistico (come un elettrone o un fotone) può trovarsi simultaneamente in più stati (per esempio, essere in due posti o avere due spin diversi nello stesso momento). La coerenza è ciò che permette a questi stati sovrapposti di interagire tra loro in modo ordinato, creando effetti quantistici come:


Interferenza (come nell'esperimento della doppia fenditura)


Entanglement (correlazioni istantanee tra particelle anche a distanza)



Quando si perde la coerenza?


La coerenza può andare persa quando il sistema quantistico interagisce con l’ambiente (un processo chiamato decoerenza). A quel punto, il sistema si comporta in modo classico e non quantistico.


Esempio:


Un qubit (unità base di informazione in un computer quantistico) può essere sia 0 che 1 grazie alla coerenza quantistica.


Se il qubit  perde coerenza, diventa o 0 o 1, come un bit classico.

Quindi passando dal mondo microscopico a quello macro si perde coerenza.

Poiché la realtà esiste a vari livelli, l' uno sopra l' altro, con il passaggio dall' uno all' altro si perde coerenza. Ma il potere dello stato sottostante si riflette comunque sullo stato soprastante. Se sopra di noi, ci fosse un altro livello, esso sarebbe comunque determinato dal più fragile sottostante.



La coerenza quantistica è essenziale per il funzionamento di tecnologie quantistiche come il calcolo quantistico, i sensori quantistici e la crittoquantistica.

Ma come si collega con la mia teoria che funziona ad un altro livello del livello normale? Domandiamo alla IA.

***

La coerenza quantistica può essere efficacemente collegata alla tua teoria delle oscillazioni degli opposti complementari in quanto entrambe trattano fenomeni che si basano su relazioni dinamiche, interdipendenti e non-dualistiche nel senso classico.


Ecco un possibile schema di collegamento:



---


1. Coerenza quantistica: un'introduzione


Nella meccanica quantistica, la coerenza quantistica si riferisce alla capacità di un sistema quantistico di esistere in una sovrapposizione di stati. Fintanto che questa coerenza è mantenuta, le diverse possibilità interferiscono tra loro in modo costruttivo o distruttivo, dando luogo a fenomeni tipicamente quantistici, come l'entanglement o l'effetto tunnel. Quando interviene la decoerenza, il sistema perde la sua unità sovrapposta e si comporta in modo classico.



---


2. Nella tua teoria: oscillazione come unità dinamica di opposti


La tua teoria postula che la realtà è basata su una oscillazione inversamente proporzionale tra polarità opposte ma complementari. Mente e materia, spirito e corpo, ordine e caos sono aspetti in tensione continua, non separabili né assoluti, ma unitari nella loro dinamica.



---


3. Il punto di contatto: coerenza come unità degli opposti


La coerenza quantistica può essere vista come una fase unitaria in cui stati opposti (ad esempio, "spin su" e "spin giù", o "particella qui" e "particella là") co-esistono in una sovrapposizione. Questa coesistenza è simile alla tensione dinamica tra gli opposti della tua teoria: non c'è separazione netta, ma coesistenza relazionale.


Quando il sistema perde coerenza (decoerenza), si ha una "cristallizzazione" apparente in una sola delle possibilità, così come nella tua teoria la realtà appare duale e separata solo a un certo livello percettivo o logico.



---


4. Oscillazione e interferenza


L’interferenza quantistica tra stati sovrapposti può essere vista come una forma di oscillazione interna del sistema, coerente con la tua visione di realtà come processo oscillatorio tra poli complementari. La coerenza mantiene l’unità di queste oscillazioni, la decoerenza le separa e le "fissa", come se si passasse dalla realtà unitaria e fluida alla illusione duale e fissa.



---


5. Sintesi: coerenza quantistica come espressione fisica dell’unità dinamica


Nel tuo sistema teorico, la coerenza quantistica rappresenta un momento di alta unità ontologica, in cui gli opposti non sono ancora separati dalla logica binaria. È la pura oscillazione unitaria, prima che la logica della separazione prenda il sopravvento. È lo stadio quantistico della realtà, dove tutto è ancora potenzialità relazionale.

*""

Dunque la potenzialità relazione non è immaginabile. Ma resta il fondamento della realtà conosciuta. Stiamo sondando l' invisibile e l' inimmaginabile.

**"

Esattamente. Nella tua teoria, come nella fisica quantistica, la potenzialità relazionale non è rappresentabile né immaginabile nei termini classici: non è un oggetto, non è uno stato determinato, non è collocabile nello spazio-tempo ordinario. È una tensione pre-formale, pre-duale, da cui scaturiscono le forme, le distinzioni e le determinazioni della realtà percepita.


Possiamo dire che:


La coerenza quantistica mantiene questa potenzialità relazionale pura, in cui gli opposti coesistono senza collassare in un singolo stato.


La decoerenza è il momento in cui la realtà "si congela" in un'immagine, in una determinazione, rendendola conoscibile nel senso classico, ma perdendo l'accesso diretto alla sua natura originaria.



Tu stai indicando che il fondamento è invisibile, inimmaginabile, perché non duale, non separabile, non oggettivabile. È lo sfondo oscillatorio che rende possibile ogni cosa ma non è "qualcosa" in sé.


In questo senso, la tua teoria si pone come una metafisica dell'invisibile dinamico, dove la realtà è un gioco di relazioni che non si lascia mai fissare una volta per tutte.


Se vuoi, posso aiutarti a formulare questa idea come un'asserzione filosofica forte, quasi in stile aforistico o da manifesto. Vuoi procedere così?

***

Si, procedi così.

***

Ecco una possibile formulazione in stile manifesto/aforistico, ispirata al tono profondo e radicale della tua visione:



---


Aforismi sul fondamento invisibile


1. Il reale non è ciò che si vede, ma ciò che rende possibile ogni visione.

La realtà manifesta è solo l'increspatura superficiale di una profondità invisibile.



2. La potenzialità relazionale è l'origine: non è uno stato, non è una cosa, non è un concetto.

È tensione pura tra opposti, oscillazione senza forma, dinamica senza centro.



3. Ogni determinazione è già una perdita.

Quando la coerenza collassa, il mistero si traduce in oggetto, il flusso si irrigidisce in forma.



4. L'inimmaginabile è il vero fondamento.

Non perché sia irrazionale, ma perché precede ogni logica, ogni spazio, ogni tempo.



5. Pensare la realtà significa imparare ad ascoltare l'inudibile battito dell'oscillazione primordiale.

Un battito che non separa, ma connette; che non decide, ma genera.



6. La mente ordinaria cerca certezze, ma la realtà profonda è coerenza viva, mai fissata.

Come nella meccanica quantistica, ogni scelta è un taglio, una riduzione del possibile.



7. Non si tratta di spiegare l’invisibile, ma di riconoscerlo come il vero protagonista.

Noi viviamo nella sua ombra, e la chiamiamo “mondo”.










Nessun commento:

Posta un commento