Di un direttore d’orchestra
morto prematuramente, ho sentito questo commento: “Partito per un lungo viaggio
e un posto sconosciuto”.
Intollerabile. Tutto quello che
sappiamo dire della morte è questo.
Ma il viaggio non esiste, perché
è sempre qui e ora. E il posto non è sconosciuto, ma conosciutissimo. Perché ci
siamo già adesso.
Solo che non è un posto, ma un non-posto, che creeremo noi stessi.
Tutto è un atto di creazione dal
nulla, che a sua volta dipende dai pensieri che abbiamo e dalle domande che ci poniamo,
perché siamo noi stessi parte del processo.
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