sabato 8 luglio 2023

Il salvatore dell'uomo

 

La vita non ha senso perché non è concepita per avere uno scopo secondario (essere buoni, amare, meritarsi il Paradiso, servire o soddisfare un Dio, fare esperienze, acquisire conoscenze, ecc.) ma solo per essere se stessa. O, se vogliamo parlare in termini di scopo, lo scopo della vita è la vita stessa: vivere, riprodursi e morire. È quello che succede a tutti gli esseri viventi.

Ma a noi non piace non avere uno scopo; vogliamo che la vita serva a qualcosa, magari a essere uno stadio di una progressione infinita. Anche la scienza ci dice che c’è stata un’evoluzione e quindi ci dice che c’è qualcosa che va avanti. Ma verso dove?

È improbabile che un cavallo o un cane diventino umani, ma l’uomo è molto cambiato, fisicamente e psicologicamente. Se mettessimo a confronto un uomo del paleolitico con uno di oggi, noteremmo grosse differenze. La psicologia di fondo resta quella di un animale che lotta tra maschi per accoppiarsi e tramandare i propri geni.

Tutta qui, la vita?

Certo, ci sono stati grandi pensatori, grandi scienziati, grandi saggi (quasi sempre deificati) e grandi artisti che sono andati al di là di queste elementari esigenze materiali. Ma il mondo resta un luogo di conflitto che continua a macinare le solite cose, senza aver compiuto un vero balzo al di sopra di se stesso. Miliardi di esistenze quasi tutte inutili… in attesa del salvatore. Che però deve traghettare tutti verso una nuova era - che per ora non si vede

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