domenica 30 luglio 2023

L'ultima beffa

 

Nel film “Dragonfly”, un vedovo riconosce in una libellula un segno che la moglie morta gli manda dall’aldilà.

Magari fosse così! In realtà, non ci arriva mai nessun segno dai morti, nessun tipo di comunicazione. Come se fossero spariti per sempre. E questo vuol dire qualcosa: o che non possono o che non ci sono più.

Sembra impossibile che persone che ci hanno amato in vita non vogliano più comunicare con noi.

Non possono? E perché mai? Quale forza glielo impedisce? Perché i due regni – della vita e della morte . dovrebbero essere ermeticamente separati?

In fondo, se sapessimo che c’è un aldilà, accetteremmo volentieri la morte. Ma questa certezza non ci è data. Ci è dato solo il dubbio, la speranza o la disperazione.

In tarda età, quando i morti cari inevitabilmente si accumulano, i vecchi si tormentano per sapere… il destino degli altri e il proprio.

Di una coppia che si è amata tutta la vita, ne resterà in vita solo uno. E l’altro deve sopravvivere, soffrendo ancora di più. Crudeltà della vita, che di nuovo ci fa escludere un disegno non tanto intelligente quanto amorevole. Non c’è amore nella morte.

Che cosa dobbiamo concludere? Che qualcuno in alto ci fa l’ennesimo dispetto o che veramente non c’è nulla di razionale o di accettabile?

Quando uno muore, ci diciamo che è andato in paradiso (o all’inferno!) e che un giorno ci ritroveremo. Ma sembra più una barzelletta, una speranza infondata, un’illusione, un sogno o una forma di consolazione senza nessuna prova. L’ultima beffa.

Dio vuole che gli crediamo senza nessuna certezza? E perché mai? Non sarebbe una forma di sadismo?

Oppure ognuno prende una strada diversa, senza ritorno, senza coscienza e nessuno si riconoscerà più?

Ognuno avrà quel che ha creduto e si è preparato? Ma non sarà un altro sogno?

La vita sarebbe un sogno da cui ci dobbiamo svegliare, scoprendo che la Realtà è un’altra. Ma resta l’interrogativo: perché questa Realtà non dovrebbe avere nessuna comunicazione con quella attuale?

Domandiamoci allora: quando due fenomeni o due livelli non possono avere nessuna comunicazione? Forse quando si annienterebbero a vicenda? Quando l’uno escluderebbe l’altro?

E quando mai? Noi possiamo convivere con esseri che hanno un livello inferiore o superiore di intelligenza o di consapevolezza.

Ma non con esseri la cui intelligenza ci brucerebbe.

Nessun commento:

Posta un commento