Nel film “Dragonfly”, un vedovo
riconosce in una libellula un segno che la moglie morta gli manda dall’aldilà.
Magari fosse così! In realtà,
non ci arriva mai nessun segno dai morti, nessun tipo di comunicazione. Come se
fossero spariti per sempre. E questo vuol dire qualcosa: o che non possono o
che non ci sono più.
Sembra impossibile che persone
che ci hanno amato in vita non vogliano più comunicare con noi.
Non possono? E perché mai? Quale
forza glielo impedisce? Perché i due regni – della vita e della morte . dovrebbero
essere ermeticamente separati?
In fondo, se sapessimo che c’è
un aldilà, accetteremmo volentieri la morte. Ma questa certezza non ci è data.
Ci è dato solo il dubbio, la speranza o la disperazione.
In tarda età, quando i morti
cari inevitabilmente si accumulano, i vecchi si tormentano per sapere… il
destino degli altri e il proprio.
Di una coppia che si è amata
tutta la vita, ne resterà in vita solo uno. E l’altro deve sopravvivere,
soffrendo ancora di più. Crudeltà della vita, che di nuovo ci fa escludere un
disegno non tanto intelligente quanto amorevole. Non c’è amore nella morte.
Che cosa dobbiamo concludere?
Che qualcuno in alto ci fa l’ennesimo dispetto o che veramente non c’è nulla di
razionale o di accettabile?
Quando uno muore, ci diciamo che
è andato in paradiso (o all’inferno!) e che un giorno ci ritroveremo. Ma sembra
più una barzelletta, una speranza infondata, un’illusione, un sogno o una forma
di consolazione senza nessuna prova. L’ultima beffa.
Dio vuole che gli crediamo senza
nessuna certezza? E perché mai? Non sarebbe una forma di sadismo?
Oppure ognuno prende una strada
diversa, senza ritorno, senza coscienza e nessuno si riconoscerà più?
Ognuno avrà quel che ha creduto
e si è preparato? Ma non sarà un altro sogno?
La vita sarebbe un sogno da cui
ci dobbiamo svegliare, scoprendo che la Realtà è un’altra. Ma resta
l’interrogativo: perché questa Realtà non dovrebbe avere nessuna comunicazione
con quella attuale?
Domandiamoci allora: quando due
fenomeni o due livelli non possono avere nessuna comunicazione? Forse quando si
annienterebbero a vicenda? Quando l’uno escluderebbe l’altro?
E quando mai? Noi possiamo
convivere con esseri che hanno un livello inferiore o superiore di intelligenza
o di consapevolezza.
Ma non con esseri la cui
intelligenza ci brucerebbe.
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