Non
so se avete notato le diverse opinioni dei vari leader religiosi sulla
guerra in Ucraina. Il capo della Chiesa ortodossa di Mosca appoggia l’invasione
e il genocidio delle truppe russe, mentre il capo della Chiesa ucraina difende
gli ucraini. Quanto al Papa, si barcamena col suo solito stile ambiguo,
condannando la guerra per principio; essendo anche un capo politico, non può
inimicarsi Putin. Quindi ci asfissia in televisione esponendo per Pasqua alcuni
racconti dei Vangeli.
Così
vien fuori un pensiero debole debole, molto infantile, fatto di Babbi e di
Mamme celesti.
Eppure
sono tutti cristiani.
San
Paolo si domandava in una delle sue lettere: “Cristo è stato forse diviso?”
Sì,
evidentemente. Ognuno lo interpreta a modo suo, non riuscendo a superare
nemmeno il nazionalismo. Del resto, questa è una vecchia storia. I cristiani si
sono divisi nel corso della storia proprio perché incapaci di superare le
distinzioni nazionali.
Questo
succede perché il cristianesimo, con i suoi Iddii e i suoi santi, è solo l’ultima
forma del paganesimo antico, inadeguato a capire che cosa sia la vera trascendenza,
senza padri, madri e figli divini.
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