sabato 9 aprile 2022

La meditazione per vincere i condizionamenti

 

Non fatevi ingannare dalla tradizione – lo dice perfino il Buddha nel suo discorso ai Kalama. Per meditare non c’è nessun bisogno di posizioni particolari: quelle in cui viene raffigurato il Buddha in tante statue e che vengono da antiche tradizioni yoga. Noi occidentali non abbiamo bisogno di sederci per terra a gambe incrociate.

Per essere consapevoli non c’è bisogno di alcuna posizione specifica. Si può stare benissimo seduti su una sedia o su una poltrona molto più comoda. Si può anche stare in piedi. Ci si può anche muovere. L’importante è la consapevolezza, cioè il fattore mentale.

Per esempio, la mattina, appena alzati, ci si può sedere su una poltrona e lì portare la consapevolezza al fatto di respirare, di essere vivi, di avere un’altra giornata davanti a sé. Poi ci si può concentrare sul tipo di respirazione che abbiamo e sul corpo, per notare eventuali tensioni e dolori. Quindi si può fare un pieno di energia e di vitalità per l’intera giornata.

Quindi ci si può concentrare sugli stati d’animo, per scoprire quelli più negativi e sostituirli con quelli più positivi.

Basta questo a dare una svolta ai nostri pensieri, portandoli alla fine verso una visione più vera e più profonda di noi stessi e della realtà. Si possono scoprire cose molto interessanti e vere: l’impermanenza, il fatto che tutto cambi incessantemente, il fatto che le cose siano collegate fra di loro, i condizionamenti ( cioè i limiti) che tutti abbiamo, l’inesistenza delle divinità, la magia indifferente della vita, l’inevitabilità della morte, eccetera eccetera… Lasciamo perdere ciò che si dice in giro, i tromboni che credono di avere qualche autorità, i miti con cui occultiamo la verità, i libri sacri, le religioni, i comandamenti, il sacro, ecc., e fidiamoci soltanto di ciò che sperimentiamo personalmente.

Ricordiamoci che coloro che comandano nelle nostre società hanno sempre l’interesse a farci credere in cose che confermano la loro posizione di privilegio, ma che ci rendono essere ubbidienti, condizionati e sottomessi.

La verità – trovata da voi stessi – vi renderà liberi.

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