La
meditazione può anche essere considerata un metodo per vivere meglio, alla pari
di altre discipline che prendono in considerazione il corpo e la mente per
mantenerli in forma. Può essere vista come una forma di nutrimento, senza il
quale non è possibile acquisire energia.
L’energia
è il carburante del nostro fisico, tant’è vero che in una upanisad il cibo viene
considerato una divinità. In termini moderni, infatti, dobbiamo dire che il
cibo-energia è la base che permette la vita.
A
tal proposito, un uomo che ha la capacità di preparare un cibo sano e gustoso
ha certamente una grande virtù. È
un benemerito.
“Lasciate
che il vostro cibo sia la vostra medicina e a vostro medicina sia il vostro
cibo” diceva Ippocrate.
Ma
non ci deve occupare solo del cibo fisico per assicurarci una vita felice. C’è
anche quello che assorbiamo a livello sensoriale. E qui incominciano i guai. Perché
non solo il cibo fisico può essere di pessima qualità. Anche il cibo delle
impressioni sensoriali.
Nelle
nostre società siamo sottoposti a un bombardamento continuo di informazioni e
di stimoli sensoriali che possono essere considerati nocivi. Per esempio,
quando c’è un’epidemia, un disastro o una guerra, i mass media non trasmettono
altro, con la conseguenza che ci riempiono di messaggi negativi.
Ebbene,
dobbiamo difenderci proprio da questo tipo di stimoli, che fanno male alla
nostra psiche, al nostro equilibrio e alla nostra salute.
Dobbiamo
quindi evitare di assistere passivamente a certe notizie, a certi messaggi, a
certi spettacoli. Usiamo la consapevolezza per distinguere e selezionare.
Eliminiamo l’eccesso, portiamo l’attenzione su altri stimoli. Chiediamoci se
certe impressioni sensoriali siano utili alla nostra serenità e alla nostra
pace.
“La
conoscenza è cibo” Vasugupta.
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