martedì 5 settembre 2017

Tradizione e innovazione

Un uomo d’oggi, quando scopre o riscopre la religione, si mette a studiare la tradizione e tutto ciò che è stato detto in passato, e si adegua a determinate regole che trova già prescritte. In sostanza, crede che, ripetendo i comportamenti del passato e aderendo a certe credenze, potrà recuperare un po’ di spiritualità. Però, siccome lo spirito è come il vento e soffia dove vuole e come vuole, così facendo diventerà un fedele, un seguace, un imitatore, ma non troverà più niente di autentico e di nuovo.
Ora, noi non abbiamo bisogno di conformisti (ne abbiamo già troppi). Ma di persone che sappiamo trovare qualcosa di nuovo, che sappiano pensare con la propria testa. Rifugiarsi nella tradizione è spesso una fuga.

Se ognuno riscoprisse la propria spiritualità, già questa sarebbe una rivoluzione. Ma, per farlo, occorre sviluppare la consapevolezza contemplativa.

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