martedì 19 settembre 2017

Risvegliarsi alla realtà

Vedere le cose così come sono, senza le distorsioni del giudizio, dell’interesse, del desiderio, delle ambizioni, delle aspettative e delle prospettive egoiche, questo è lo scopo della meditazione – non una cosa da poco.
Vediamo che tutte le cose – noi compresi – sono impermanenti, prive di una sostanza e in continuo mutamento. Non vediamo dunque una realtà metafisica di eterni immutabili, ma enti che si trasformano di continuo.
Per far questo, mi devo mettere immobile – corpo e mente – in modo da creare un punto di osservazione in mezzo al caos.
Poiché ognuno di noi si ricorda di varie età passate, ritiene di avere sia un nucleo immutabile, il sé. Ma, guardando meglio, si accorgerà che non è più lo stesso identico io di quando aveva dieci o vent’anni. Qualcosa è rimasto, ma molto è mutato.
Questo aggiornamento dell’anima, questo progresso o regresso, è appunto il valore aggiunto della vita.

Quando scopriamo che tutto è impermanente e insostanziale, scopriamo anche che nell’individuo non è solo il piccolo io che funziona, ma l’intero universo. La nostra identità non è più solo qualcosa di personale, ma l’energia universale che vive attraverso di noi.

Nessun commento:

Posta un commento