giovedì 15 ottobre 2015

Vivere il presente

Spesso la nostra mente vaga dal passato al futuro e dal futuro al passato. Non solo rivanghiamo il passato, ma ci spostiamo continuamente nel futuro perché siamo insoddisfatti del presente – o siamo insoddisfatti del presente perché vaghiamo nel futuro.
In tal modo siamo sempre altrove, ci perdiamo il presente e siamo insoddisfatti, infelici.
Se ricordiamo il passato, non possiamo assaporare la vita attuale. E, quando al futuro immaginario, nessun presente potrà mai competere con una simile fantasia. Per esempio, sto con una donna, ma sono scontento, perché ne immagino una più bella.
Ma si tratta di fantasie, di ricostruzioni, di proiezioni, di interpretazioni… insomma di prodotti della mente.
Ritorniamo dunque alla realtà. Diamoci un pizzicotto, facciamo una corsa, odoriamo un fiore, laviamoci la faccia… qualunque cosa pur di uscire dalle asfissianti mura della mente che non smette un attimo di rimuginare, tra passato e futuro.

Compiamo qualunque azione, pur di uscire dal sogno del tempo, con la sua insoddisfazione.

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