mercoledì 14 ottobre 2015

Non sforzo

Nel buddhismo tibetano della tradizione Dzogchen si sostiene che, per raggiungere lo stato primordiale al di là dei concetti, la condizione originaria in cui non esiste la distinzione fra soggetto e oggetto, non bisogna sforzarsi, non bisogna cercare, non bisogna neppure meditare attivamente, ma bisogna rilassarsi nello stato autentico.
Ecco un punto importante. Nella nostra vita abituale, noi siamo convinti che, per ottenere qualcosa, dobbiamo impegnarci faticosamente. Ma, in meditazione, più ci sforziamo più ci allontaniamo dalla meta – come un cane che acceleri la corsa su stesso per prendersi la coda.
Noi dobbiamo attivare un procedimento opposto: dissolvere le tensioni.

Se bastasse uno sforzo di volontà, saremmo tutti illuminati.

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