venerdì 30 ottobre 2015

Gli attivisti

Ci cono molte persone di buona volontà che fanno tante cose per stimolare la pace nel mondo: manifestazioni, discorsi, veglie, marce, proteste, prese di posizione, appelli, libri, film, convegni…
Ma non serve a niente. Il seme della guerra si annida dappertutto, pronto a riprodursi velocemente come una fiammata su una scia di petrolio.
Poche persone capiscono che, per “fare” la pace, bisogna imparare a non fare.
Mentre infatti la guerra sta nel campo del fare, la pace sta nel campo del non fare.
Impara a non agire, a non reagire, a non intervenire, a non irritarti, a non seguire gli schemi condizionati del comportamento umano, neppure ad essere compassionevole, e potrai preservare la pace prima in te stesso e poi negli altri. Come diceva Gandhi, “che ci sia la pace e che incominci da me.”
L’umanità nel suo complesso non capisce nulla di questo atteggiamento del non fare. Tutti sono convinti di dover fare, costruire, sforzarsi, sacrificarsi, ottenere, arrivare, conquistare…
Questa è la fede dell’umanità.
Ma la gente non capisce nemmeno questo concetto. Crede che la fede sia credere in Dio. Pensate un po’…

Sono queste convinzioni radicate che fanno del mondo un luogo spesso infernale.

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