giovedì 11 dicembre 2014

Sedere silenziosamente

La meditazione di consapevolezza non può prescindere da una meditazione formale, eseguita sedendo in silenzio.
Sedere silenziosamente significa stare possibile stare seduti immobili e senza pensieri estranei.
In qualunque situazione, di sofferenza o di gioia, sedere silenziosamente significa arrivare a vedere con chiarezza ciò che succede e il suo riflesso sopra di noi. È importante, infatti, non tanto analizzare, quanto “sentire” la situazione nel corpo fisico. C’è una contrattura, c’è un peso nella testa, nel cuore, nello stomaco o nell’intestino? C’è calore o freddo?
Chiedersi sempre “che cos’è questo?”, che cos’è questa situazione a livello psico-somatico, come mi sento in relazione a ciò che accade?
Se c’è gioia, l’espansione e la felicità si estendono al corpo e alla mente.
Se c’è sofferenza, bisogna sentire la stretta sugli organi, sul respiro o sul cuore – e cercare di allentarla.
Chiarezza e distensione psico-fisica: ecco il modo di rispondere in meditazione agli eventi positivi o negativi della vita.
Lo scopo è coltivare la consapevolezza, essere svegli, essere più presenti nella vita quotidiana ed essere liberi dalle altalenanti reazioni emotive.

Questo ci predispone a fare un salto di qualità.

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