giovedì 18 dicembre 2014

Le motivazioni della rabbia

Spesso le nostre reazioni sono tanto più irritate o rabbiose quanto più abbiamo una paura di fondo: la paura di essere inadeguati, la paura di non valere niente. Se l’altro ci insulta dicendoci: “Sei uno scemo!” non ci accorgiamo nemmeno che la nostra prima reazione è di paura – paura che sia vero.
Dunque, più siamo insicuri, più vogliamo cancellare questa sgradevole sensazione, più vogliamo nascondere la paura profonda – più scattano ira, rabbia, collera. Lo scatto ci nasconde la realtà.
E così non ci accorgiamo non solo delle motivazioni profonde della nostra rabbia, ma anche delle motivazioni profonde della rabbia dell’altro, che nasce a sua volta da una sofferenza interiore, da una paura che non lui non vuole vedere.
Qual è la via d’uscita? Non fuggire, non evitare, non mascherare, ma percepire ed accogliere fino in fondo ciò che ci spaventa. Solo da questa presa di coscienza, nasce la possibilità di una risposta diversa.
Ma ogni volta, per farlo, è necessario interrompere un attimo la reazione automatica – magari respirando a fondo tre volte – e domandarsi: “Qual è la mia sensazione di fondo? Di che cosa ho paura?”



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