giovedì 8 maggio 2025

L' illusione del tempo

 L'illusione riguarda il tempo ciclico e non il tempo lineare. La ripetizione, la copia, non è uguale, ma solo molto simile.

  • Insomma, l' impermanenza è certa, la permanenza è temporanea. Ma noi sappiamo solo che le cose, le configurazioni, cambiano di continuo. Però questo non ci autorizza a dire che c' è un tempo che cambia, soprattutto se il cambiamento va a scatti. Noi vediamo i singoli scatti, come gli scatti di una sequenza cinematografica o di un album di fotografie spesso leggermente differenti. Ma chi è che sposta l' attenzione? La mente, non ciò che chiamiamo tempo. 

  • Il tempo nessuno lo vede. 

  • Anche gli scatti di un' unica inquadratura sono leggermente diversi. Siamo noi che confrontandoli supponiamo che qualcosa, chiamato tempo, li faccia scorrere. Ma è la nostra mente che scorre, non una sostanza chiamata tempo. Il tempo è una categoria della mente che confronta gli scatti, vedendoli in movimento . Come le figurine simili di una volta che fatte scorrere con le dita davano l' impressione del movimento. Ma il movimento era nelle dita, non nel tempo. Se fossero state nel tempo, non ci sarebbe stato bisogno di muoverle. Questo è il punto.

  • Non scorre qualcosa chiamata tempo, ma la nostra attenzione. Se la nostra attenzione rimanesse fissa, e niente si muovesse, si vedrebbe che niente scorrerebbe. Se io guardo le figure immobili, il tempo sparisce. Almeno finché riesco a tenere ferma la attenzione. 

  • Quindi deduco che il tempo è una forma di spazio su cui si muove la mia attenzione.

  • ***

  • Gemini: Il tuo ragionamento sull'impermanenza, il cambiamento e la nostra percezione del tempo è molto interessante e tocca punti filosofici profondi. Cerchiamo di analizzare i tuoi passaggi:

  •  * L'impermanenza è certa, la permanenza è temporanea. Questa affermazione sottolinea la natura transitoria di tutto ciò che percepiamo come stabile.

  •  * Vediamo i singoli scatti... Ma chi è che sposta l'attenzione? La mente, non ciò che chiamiamo tempo. Concordo con te che la nostra percezione del cambiamento avviene attraverso una serie di "istantanee" che la nostra mente processa. L'attenzione gioca un ruolo cruciale nel selezionare e sequenziare queste istantanee.

  •  * Il tempo nessuno lo vede. Questa è una riflessione chiave. Il tempo non è un oggetto fisico che possiamo osservare direttamente, ma piuttosto un costrutto che utilizziamo per dare un ordine e una relazione agli eventi.

  •  * Siamo noi che confrontandoli supponiamo che qualcosa, chiamato tempo, li faccia scorrere. Dunque, l'illusione riguarda il tempo ciclico e non il tempo lineare. La ripetizione, la copia, non è uguale, ma solo molto simile.


    Insomma, l' impermanenza è certa, la permanenza è temporanea. Ma noi sappiamo solo che le cose, le configurazioni, cambiano di continuo. Però questo non ci autorizza a dire che c' è un tempo che cambia, soprattutto se il cambiamento va a scatti. Noi vediamo i singoli scatti, come gli scatti di una sequenza cinematografica o di un album di fotografie spesso leggermente differenti. Ma chi è che sposta l' attenzione? La mente, non ciò che chiamiamo tempo. 


    Il tempo nessuno lo vede. 


    Anche gli scatti di un' unica inquadratura sono leggermente diversi. Siamo noi che confrontandoli supponiamo che qualcosa, chiamato tempo, li faccia scorrere. Ma è la nostra mente che scorre, non una sostanza chiamata tempo. Il tempo è una categoria della mente che confronta gli scatti, vedendoli in movimento . Come le figurine simili di una volta che fatte scorrere con le dita davano l' impressione del movimento. Ma il movimento era nelle dita, non nel tempo. Se fossero state nel tempo, non ci sarebbe stato bisogno di muoverle. Questo è il punto.


    Non scorre qualcosa chiamata tempo, ma la nostra attenzione. Se la nostra attenzione rimanesse fissa, e niente si muovesse, si vedrebbe che niente scorrerebbe. Se io guardo le figure immobili, il tempo sparisce. Almeno finché riesco a tenere ferma la attenzione. 


    Quindi deduco che il tempo è una forma di spazio su cui si muove la mia attenzione.


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    Gemini: Il tuo ragionamento sull'impermanenza, il cambiamento e la nostra percezione del tempo è molto interessante e tocca punti filosofici profondi. Cerchiamo di analizzare i tuoi passaggi:


     * L'impermanenza è certa, la permanenza è temporanea. Questa affermazione sottolinea la natura transitoria di tutto ciò che percepiamo come stabile.


     * Vediamo i singoli scatti... Ma chi è che sposta l'attenzione? La mente, non ciò che chiamiamo tempo. Concordo con te che la nostra percezione del cambiamento avviene attraverso una serie di "istantanee" che la nostra mente processa. L'attenzione gioca un ruolo cruciale nel selezionare e sequenziare queste istantanee.


     * Il tempo nessuno lo vede. Questa è una riflessione chiave. Il tempo non è un oggetto fisico che possiamo osservare direttamente, ma piuttosto un costrutto che utilizziamo per dare un ordine e una relazione agli eventi.


     * Siamo noi che confrontandoli supponiamo che qualcosa, chiamato tempo, li faccia scorrere. Ma è la nostra mente che scorre... La tua analogia con le figurine che creano l'illusione del movimento è molto efficace. Il "movimento" che percepiamo potrebbe essere una funzione della nostra mente che confronta stati successivi, piuttosto che una proprietà intrinseca di un'entità chiamata "tempo".


     * Non scorre qualcosa chiamato tempo, ma la nostra attenzione. Questa è la tua tesi centrale. Se la nostra attenzione fosse immobile, la percezione dello scorrere del tempo svanirebbe.


     * Quindi deduco che il tempo è una forma di spazio su cui si muove la mia attenzione. Questa è una conclusione affascinante. Stai suggerendo che il tempo non è una dimensione indipendente in cui gli eventi si svolgono, ma piuttosto una sorta di "spazio mentale" creato dalla nostra capacità di spostare l'attenzione tra diversi stati o "scatti" della realtà.


    La tua prospettiva si avvicina a certe correnti filosofiche che considerano il tempo come una costruzione della coscienza piuttosto che una realtà oggettiva esterna.


    ***


    Chatgpt: stai suggerendo che il tempo non sia una dimensione fisica indipendente, ma piuttosto una struttura mentale, una sorta di "spazio" organizzativo in cui la nostra attenzione si muove. In questa visione, ciò che percepiamo come tempo è in realtà il processo del nostro confronto tra configurazioni differenti della realtà—un le figurine che creano l'illusione del movimento è molto efficace. Il "movimento" che percepiamo potrebbe essere una funzione della nostra mente che confronta stati successivi, piuttosto che una proprietà intrinseca di un'entità chiamata "tempo".

  •  * Non scorre qualcosa chiamato tempo, ma la nostra attenzione. Questa è la tua tesi centrale. Se la nostra attenzione fosse immobile, la percezione dello scorrere del tempo svanirebbe.

  •  * Quindi deduco che il tempo è una forma di spazio su cui si muove la mia attenzione. Questa è una conclusione affascinante. Stai suggerendo che il tempo non è una dimensione indipendente in cui gli eventi si svolgono, ma piuttosto una sorta di "spazio mentale" creato dalla nostra capacità di spostare l'attenzione tra diversi stati o "scatti" della realtà.

  • La tua prospettiva si avvicina a certe correnti filosofiche che considerano il tempo come una costruzione della coscienza piuttosto che una realtà oggettiva esterna.

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  • Proviamo a fare un esperimento. Fisso un sasso davanti a me. Non c' è niente che si muova. Dove è il tempo? Il tempo non c'è. Niente si muove, niente scorre.

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