Inutile negarlo: c’è qualcosa che non va nella creazione. Troppa
violenza, troppa pressione a riprodursi, troppa aggressività, troppo
egocentrismo… ce n’è abbastanza per dire che il cosmo non può essere stato
creato da un’anima bella. Per prima cosa, ogni essere vivente deve uccidere
altri esseri viventi anche solo per mangiare; quindi tutte le specie sono in
competizione tra loro. La coscienza stessa, che sembra così eterea, deriva
anch’essa dal cibo.
Poi c’è troppa aggressività e distruttività; e di questo dobbiamo dare
colpa alle leggi costitutive del mondo, perché, senza aggressività, il singolo
finirebbe per soccombere. Quasi tutti i grandi condottieri sono stati grandi
assassini: da Alessandro a Napoleone, da Gengis Khan a re David, da Hitler a
Stalin…
Ma anche all’interno delle società, ci sono grande competizione e
rivalità. Tanto che le guerre sono solo lo sbocco esteriore di una
distruttività interiore.
E questa distruttività non è colpa dei singoli individui, ma un
impulso istintivo. È nella natura – o se si preferisce del dio che ha voluto
così il funzionamento delle cose.
Anche la pressione riproduttiva è istintiva. È una spinta ad
accoppiarsi che non dà tregua all’individuo senza curarsi delle conseguenze, tanto che, quando cessa la
pressione, il singolo non serve più e può essere eliminato. Le religioni
antiche erano religioni del sacrificio ( di uomini e animali ) perché ci si
rendeva conto che al dio era gradito il sangue.
Anche il cristianesimo non fa eccezione: dio deve sacrificare qualcuno
e, in mancanza di meglio, sacrifica il “figlio”. Dunque un dio feroce e
sanguinario.
Se questo dio è il creatore del mondo, non poteva che farlo a sua
somiglianza, feroce e sanguinario. E così è.
Se un individuo non è abbastanza aggressivo e dotato di volontà di
potenza e di prepotenza, viene subito accantonato dalla società… e dalla
natura.
Chi è consapevole e riflette su queste cose, vede bene il meccanismo
e, per salvare la faccia a dio, finisce per non crederci.
Il mondo non può essere stato creato da un’anima pacifica e benevola,
ma è un prodotto malato, una degenerazione – qualcosa che si è formato da solo,
spontaneamente, in qualche modo, con grande violenza. Non per nulla si parla di
Big Bang: un’esplosione catastrofica. Non dunque qualcosa di gentile e mite.
Sarà per questo che se cercate un po’ di pace in questa terra, dovete
mettere a tacere l’aggressività, la proliferazione mentale, la volontà di
potenza e gli impulsi a riprodurvi instancabilmente. Datevi un po’ di tregua.
Ma, a quel punto, vi trovate a disagio in mezzo a un’umanità che
compete e combatte con tutti i mezzi, spinta da impulsi che non controlla.
Chi se ne rende conto, si sente un estraneo. È come precipitare in una
guerra che non si è voluta.
Come uscirne? Facendosi da parte e contemplando lo scenario. E poi
scoprendo che questa non può essere la realtà, ma una specie di sogno, anzi di
incubo, dal quale ci si libererà con la morte.
Allora ci si sveglierà.
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