giovedì 9 marzo 2023

Immergersi in se stessi

 

Dunque, non pregate Dio come un essere esterno, ma immedesimatevi in voi stessi, alla ricerca dell’unità trascendente. È sulla vostra coscienza che dovete far perno, anche perché senza coscienza non ci sarebbe nessun Dio.

Inoltre, se il mondo fosse stato creato da qualche “Signore” (e non spontaneamente) dovremmo chiedergli conto della particolare ferocia con cui è stato fatto, della spietata selezione del più debole (altro che amore!) e dell’indifferenza verso la sorte degli individui. Certo, agli occhi di Dio, tutto si tiene, tutto è armonico e coerente, tutto va bene, ma agli occhi del singolo (che non vede l’insieme) la sofferenza e l’angoscia sono devastanti.

Un ipotetico Creatore sarebbe responsabile di tutto questo. E sarebbe responsabile della morte.

Se invece tutto si crea da sé, si capiscono le ingiustizie. Il mondo non è stato creato per la felicità dei singoli, ma per il funzionamento compensativo delle parti.

E poi Dio avrebbe creato per sé l’immortalità e per tutti gli esseri la mortalità. Un bell’egoismo.

Invece, ciò che noi riteniamo creato da Dio è in realtà immaginato dalla coscienza, che è sempre divisa e divisiva tra bene e male.

Ma il vero Dio sta al di là di questa lotta dei contrari. E lo sei tu stesso. Cioè, sei la sostanza di cui è fatto il divino.

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