lunedì 11 gennaio 2016

L'esperienza religiosa

Diceva il sociologo Sabino Acquaviva che, se una persona ha un’esperienza religiosa interiore, ha maggior equilibrio e resiste meglio alle avversità.
Ma, se uno è soltanto osservante, cioè se ha una religiosità puramente esteriore, senza partecipazione, puramente conformista, non cambia nulla.
Dove sta la differenza?

Nella vivezza dell’esperienza interiore, della vita interiore.

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