venerdì 1 gennaio 2016

Il grande gioco

Siamo privi di un sé indipendente, autonomo, isolato e autosufficiente non per una beffa del destino, ma proprio per essere ( e perché siamo) tutti interconnessi e interdipendenti.
Se fossimo semplici monadi, senza porte e senza finestre, senza agganci con gli altri, saremmo un’accozzaglia di esseri discordanti che non potrebbero né comunicare né coordinarsi.
Invece, siamo un rete interconnessa e armonica.
Perfino l’aria che respiriamo è il frutto di un’armonia di fondo.
Le nostre contese, le nostre guerre, le nostre avidità sembrano andare contro questa armonia, eppure fanno parte anche loro del grande gioco.
Essere liberi è essere liberi dall’avidità… perfino di essere o di non essere.

Sedere in meditazione, sereni e senza secondi fini, contemplando le leggi del divenire, è già essere liberi.

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