domenica 10 gennaio 2016

La violenza sulle donne

E così siamo all’eterno problema della violenza sulle donne – problema che ha origini antichissime. Se, nell’islam, non possiamo negare che il Corano (per esempio nella sura 2, versetto 282) dica che la testimonianza della donna valga la metà di quella di un uomo, anche nel cristianesimo non si scherza. Basterebbe leggere quella galleria degli orrori che è la Prima lettera a Timoteo, attribuita a san Paolo, dove si legge: “La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all’uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione…”.
Proprio in san Paolo, un fanatico pieno di idee distorte e contraddittorie, considerato il fondatore del cristianesimo, troviamo continui riferimenti all’inferiorità e alla necessaria subordinazione della donna: “Le moglie siano sottomesse ai mariti come al Signore ; il marito infatti è capo della moglie… Le mogli siano sottomesse ai mariti in tutto (Efesini 5, 22-24)…”.
D'altronde le convinzioni di san Paolo, un ex-ebreo, derivavano direttamente da quelle della Bibbia, dove si assicura che la donna fu creata da una costola di Adamo e si dice ad Eva: "Verso il tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà" (Genesi 3, 16).
Frasi di questo genere vengono lette tutti i giorni nelle nostre chiese. C’è perfino l’elogio del velo per le donne (1Cor, 11, 4-6).
Senza contare i Padri della Chiesa, che definirono variamente la donna “esca del demonio, foresta d’orgoglio, porta dell’inferno, testa della Gorgone, basilisco feroce, mostro vizioso…”. Perfino il “grande” san Tommaso definì la donna “un essere accidentale, occasionale.”
Simili idee nefande le troviamo in tutte le religioni.
Il cristianesimo è arretrato e oscurantista come l’islam. Ma, avendo cinquecento anni in più, è stato influenzato da illuminismo, laicismo e femminismo, che lo hanno a poco a poco ridimensionato.

La verità è che le religioni sono residui di un passato barbarico. E il fatto che le menti di tanti uomini si facciano dominare da queste ideologie arcaiche non promette nulla di buono.

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