martedì 29 dicembre 2015

La postura meditativa

Quando parliamo di meditazione, ci sembra che si tratti essenzialmente di un’operazione della mente. Ma la mente non sorge dal nulla: è in stretta connessione con il corpo. Tant’è vero che qualunque problema del corpo si riflette sulla mente, e viceversa.
Se abbiamo una forte preoccupazione, è probabile che a lungo andare il corpo ne risenta e dia luogo a disturbi, tensioni o contrazioni. Ma è anche vero il contrario: se il corpo è disteso e rilassato, anche la mente ne sarà influenzata beneficamente.
Dato che noi tendiamo a rilassare e a svuotare il più possibile la mente, lo stato e la postura del corpo hanno una loro importanza. Ecco perché, in meditazione, si parte da un controllo del corpo. La postura deve essere comoda ed equilibrata.
Non ci dimentichiamo che sul corpo pesa la forza di gravità. Se teniamo una postura curva o sbilanciata da una parte, ben presto proveremo un dolore e un senso di disagio – che si ripercuoterà anche sulla mente.
Se il corpo non è ben equilibrato, se la colonna vertebrale non è ben allineata, qualche muscolo o qualche organo sarà teso e rigido. Ma lo stesso avviene se siamo dominati da forti desideri, da avversioni o da paure: avremo come risultato tensioni muscolari.
Poiché noi siamo esseri psico-somatici, dobbiamo curare entrambi gli aspetti della nostra unità: il lato fisico e il lato mentale.
Qualunque sia la posizione prescelta (seduta a gambe incrociate, seduta con una gamba davanti all’altra, seduta su una sedia, in ginocchio, in piedi, sdraiata, ecc.), deve essere ben equilibrata. Inoltre, anche lo stato fisico generale del corpo è importante: non a caso, negli Yogasutra di Patanjali si dice che lo yoga non va bene né per chi mangia troppo né per chi mangia troppo poco.
In meditazione, curiamo insomma la postura e lo stato generale del corpo per curare lo stato della mente, e curiamo lo stato della mente per curare lo stato del corpo.

La legge generale è che ogni tensione del corpo genera inevitabilmente una tensione della mente e ogni tensione della mente (voler acquisire, avversare, temere, ecc.) genera una tensione del corpo.

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