giovedì 10 dicembre 2015

La difficoltà della morte

Quasi tutte le nostre angosce nascono dall’idea della morte. Ci disperiamo tanto perché pensiamo che un giorno non saremo più niente e nessuno.
Ma la verità è un’altra.
È difficile liberarsi completamente della vita, perfino morendo. Qualche nostro impulso, qualche nostro desiderio, qualche nostra paura, qualche nostra esigenza, è così forte che continua a permanere come la brace sotto la cenere.
E, proprio come la brace sotto la cenere, prima o poi divamperà in un fuoco, che ci brucerà di nuovo.
Sì, è difficile morire senza lasciare qualche traccia, è difficile sparire senza far divampare qualche nuovo fuoco.
Non riusciamo mai ad essere veramente nulla, a spegnerci del tutto. Qualcosa rimane sempre. Ed è questo il problema.

Rimane sempre una separazione fra noi e il tutto.

2 commenti:

  1. Allora se non relizziamo l'intero dovremo sempre soffrire e tornare a reincarnarci? se ho capito bene?

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