venerdì 9 maggio 2025

La violenza sulle donne

Ho letto di quel primario a Piacenza che violentava dottoresse e infermiere chiudendole nel suo ufficio; in 45 giorni, 32 violenze - praticamente una al giorno: e solo una ha avuto il coraggio di denunciarlo. E le altre? Subivano per paura di essere licenziate. 

Chissà quante di queste violenze avvengono sui luoghi di lavoro. Se ne sentono spesso.

Anche nelle università. Quanti professori si approfittano della loro posizione di potere per ottenere benefici sessuali? 

Poi ho letto che sette donne su dieci hanno paura di tornare a casa la sera.

No, l'Italia non è un paese per le donne. E neanche per i giovani, che ormai sognano di emigrare per ottenere lavori e stipendi decenti. 

Da noi, vige la legge dello sfruttamento, del bullismo, del fascismo. E pensare che siamo governati da una donna, che se ne frega altamente delle altre donne, tutta presa dalle sue ambizioni di potere. 

Se una donna non si mette al "servizio" di qualche uomo di potere, difficilmente farà strada.

In Spagna stanno riducendo l'orario di lavoro a parità di stipendio. Ma da noi, dove i salari valgono sempre di meno, non si può fare.
Ma, certo, noi abbiamo un governo di destra che esprime valori fascistoidi, fra cui l'inferiorità della donna, e lo sfruttamento del lavoro. E si vede. Chi sono i veri patrioti?
In compenso abbiamo una Chiesa, piena di pedofili, in cui le donne sono in uno stato subalterno e non possono diventare né sacerdoti né Papi. Il maschilismo per eccellenza.

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