Tre
casi di suicidio tra bambini nel primo giorno di scuola – sembrano non
interessare nessuno. La nostra società è come un temperamatite: chi non entra
in una determinata forma, viene smussato costi quel che costi. Se si adatta tra
mille sofferenze, bene; altrimenti ci sono i tanti casi di suicidio tra i
giovani. Qui non c’è nessun Papa che dice che si tratta di omicidi. Eppure lo stato della gioventù è penoso. Quasi
tutti subiscono violenze psicofisiche o diventano violenti. Alcool e droghe impazzano.
Televisione, pubblicità, religione, scuola e società impongono valori e
comportamenti convenzionali, tribali e ottusi, che i più sensibili non sopportano.
In
Italia ci sono 4000 casi di suicidio ogni anno, e l’Europa è il continente con
il maggior tasso suicidario.
Nessuna
cura, nessun interesse, per la psiche giovanile. È come stare in guerra. Se impari a uccidere e a essere feroce e
insensibile, sarai un buon soldato. Se no, finirai con qualche grave trauma o
con il suicidio.
Quanto
costa essere normali! Quanto è difficile non essere e pensare come gli altri!
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