Il
mondo fa una continua pubblicità alla vita – a dimostrazione che si tratta di
un prodotto scadente che, se non fosse pompato, nessuno comprerebbe. La scuola,
la religione, la famiglia e il tam tam generale ci ripetono che la vita è una
cosa meravigliosa. La pubblicità, quando deve vendere un prodotto, ci deve
vendere anche la bellezza della vita e ci fa vedere, tra canti e musiche,
coppie felici, giovani che cantano e ballano, vecchi in perfetta forma e gente
che prendendo un certo prodotto sta benissimo o guarisce di colpo – vere e
proprie truffe che andrebbero sanzionate.
La
pubblicità, l’arte, l’artificio e l’imbroglio sono un tutt’uno: vi devono far
vedere qualcosa di non vero. Perché, per esempio, le donne si truccano? Per
imbrogliarvi meglio. Vi vendono quel che non sono – voi comprate e poi vi
accorgete che siete caduti in una trappola. Lo stesso fanno gli uomini con
altri trucchi.
Tutti
si imbrogliano a vicenda, tutti vendono qualcosa di falso. Tutti mentono.
Ma
se c’è la necessità di ripetere che la vita è bella, vuol dire che non lo è.
Sono
pochi quelli che vi dicono la verità – e subito vengono tacciati di essere dei
pessimisti. Per esempio, il pensiero di Giacomo Leopardi, il più grande poeta italiano,
viene scarsamente pubblicato perché considerato troppo pessimista. Eppure è
anche un grande filosofo che ha detto cose verissime.
La
scuola vi vende modelli e valori del tutto falsi, finalizzati a far mantenere
il potere e la ricchezza ai pochi potenti, che vogliono ridurvi ad automi
obbedienti.
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