domenica 5 settembre 2021

La pubblicità fraudolenta della vita

 

Il mondo fa una continua pubblicità alla vita – a dimostrazione che si tratta di un prodotto scadente che, se non fosse pompato, nessuno comprerebbe. La scuola, la religione, la famiglia e il tam tam generale ci ripetono che la vita è una cosa meravigliosa. La pubblicità, quando deve vendere un prodotto, ci deve vendere anche la bellezza della vita e ci fa vedere, tra canti e musiche, coppie felici, giovani che cantano e ballano, vecchi in perfetta forma e gente che prendendo un certo prodotto sta benissimo o guarisce di colpo – vere e proprie truffe che andrebbero sanzionate.

La pubblicità, l’arte, l’artificio e l’imbroglio sono un tutt’uno: vi devono far vedere qualcosa di non vero. Perché, per esempio, le donne si truccano? Per imbrogliarvi meglio. Vi vendono quel che non sono – voi comprate e poi vi accorgete che siete caduti in una trappola. Lo stesso fanno gli uomini con altri trucchi.

Tutti si imbrogliano a vicenda, tutti vendono qualcosa di falso. Tutti mentono.

Ma se c’è la necessità di ripetere che la vita è bella, vuol dire che non lo è.

Sono pochi quelli che vi dicono la verità – e subito vengono tacciati di essere dei pessimisti. Per esempio, il pensiero di Giacomo Leopardi, il più grande poeta italiano, viene scarsamente pubblicato perché considerato troppo pessimista. Eppure è anche un grande filosofo che ha detto cose verissime.

La scuola vi vende modelli e valori del tutto falsi, finalizzati a far mantenere il potere e la ricchezza ai pochi potenti, che vogliono ridurvi ad automi obbedienti.

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