martedì 11 aprile 2017

L'identità come limite

Tutti noi abbiamo un’irresistibile tendenza a definire, a identificare e a dare un nome ad ogni cosa e ad ogni esperienza, al punto che la nostra paura maggiore è perdere la nostra identità – paura associata alla morte e all’anonimato.
Ma l’identità che così troviamo è pur sempre una limitazione. Non ci rendiamo conto, cioè, che è qualcosa di artificiale e costruito. Se togliessimo però ogni elemento che ci identifica, uno ad uno, non ci sarebbe nessuna vera perdita, ma una grande liberazione, un allargamento della visione.
La paura restringe, la perdita dei limiti allarga.
Forse, ciò di cui abbiamo veramente paura è la libertà.

Eppure, quando, tolto tutto, non ci identificheremo più con niente, saremo liberi come una nuvola.

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