venerdì 10 giugno 2016

L'astrattezza della filosofia

Il problema della filosofia è che offre molti argomenti per riflettere sui problemi, ma non offre una via per raggiungere armonia e saggezza nella vita pratica, per orientarci nell’esistenza quotidiana; non ci dà un insieme coerente di norme per indicarci come vivere.
In occidente, i filosofi prima di Socrate (Eraclito, Parmenide, Empedocle, i pitagorici, ecc.) avevano ancora presente questa funzione e cercavano metodi per vivere meglio. Questa è d’altronde la vera sapienza, non spaccare il capello in quattro.
Una filosofia che non si traduca in un metodo per aiutarci nella vita, per darci un orientamento pratico, per combattere la sofferenza e l’errore, è una semplice speculazione astratta, che lascia il tempo che trova.
La mente razionale è utilissima per conoscere le cose, ma non basta per dirci come comportarci di fronte ai problemi della vita.
Per avere questo aiuto, è necessario che una filosofia ci dica come atteggiare la mente nelle varie situazioni. Il che significa che ciò che è più importante non è tanto il ragionamento logico, quanto il saper raggiungere uno stato d’animo e un atteggiamento di distacco, di serenità e di consapevolezza.

A parte gli stoici (Seneca, Epitteto e Marco Aurelio) e i loro seguaci successivi, la filosofia occidentale ha preso strade che l’hanno portata a concludere poco – e soprattutto a non essere utile all’uomo comune.
Bisogna rivolgersi all'Oriente per trovare  filosofia che vogliano cambiarci la vita facendoci diventare saggi.

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