venerdì 10 giugno 2022

L'inevitabile sofferenza

 

La nostra mente non può fermare nulla, non può fermarsi su nulla – oltre un certo limite. Siamo assediati letteralmente dal nulla, che del resto ci assicura il divenire. Se ogni momento, se ogni evento non annullasse il precedente, il tempo non esisterebbe. Non ci sarebbe posto per il momento o per l’evento successivo.

Non è questa la prova che il nulla è costitutivo dell’essere? Le cose, per essere, devono trascorrere, divenire, cambiare, durare poco. Una cosa eterna non potrebbe cambiare, sarebbe condannata a essere sempre uguale a se stessa. Insomma non potrebbe esistere.

L’esistere implica il divenire, e il divenire implica il non-essere. E l’intero meccanismo implica la nostra sofferenza.

La nostra meditazione sia questa presa d’atto. E non la fuga in paradisi perduti.

La soluzione è evitare d’ora in poi la ripetizione del ciclo vita-morte.

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