Cercare la
quiete (samatha) va bene, ed è uno di fondamenti della meditazione. Ma se ci si
ferma lì, non è sufficiente. È una forma di quietismo, che non può durare –
come tutto in questo mondo.
Dopo, con la
mente quieta e chiara, dobbiamo cercare la verità. E questa non è per niente
tranquillizzante. Niente è permanente, niente è stabile, la sofferenza è
inevitabile, il cambiamento è continuo, la morte ci aspetta…
Di fronte a
queste tremende verità, non bisogna fuggire spaventati, come fanno coloro che
s’illudono che esista qualcuno nei cieli che ci protegga. Ma assumere un
atteggiamento stoico, e studiare la via per non finire più in una situazione
così drammatica.
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