In
meditazione, possiamo adottare una prospettiva ottimista o pessimista. Possiamo
dire: “La vita è un’occasione unica e tutti possono diventare degli illuminati”,
oppure dire: “Gran parte della vita sarà sofferenza”. Entrambe le prospettive
sono valide, ma parziali.
Lo
stesso Buddha, che coglieva spesso l’aspetto più negativo dell’esistenza, ebbe
a dire che era davvero raro poter avere una vita umana. C’erano le stesse
probabilità che una tartaruga cieca aveva di riemergere dal mare e di infilare
la testa nel giogo di un carro che
galleggiava sulle acque. Una probabilità bassissima e dunque una fortuna
grandissima.
La
fortuna grandissima è quella di nascere con una coscienza umana. Ma questa
stessa coscienza, se non coltivata, si rivolta contro di noi e diventa una
condanna. Bisogna vedere come la si usa.
È
come avere un’arma molto potente. Se non la sappiamo usare, ci scoppierà in mano e ci ucciderà. E questo
succede in molte persone che sono ignoranti. Non conoscono le istruzioni, non sanno
di che cosa dispongono.
La
mente umana, infatti, pur essendo molto più potente di quella di altri esseri
viventi, può incominciare a macinare pensieri e sensazioni distruttivi,
autodistruttivi e sempre più confusi. Oppure può produrre pensieri e sensazioni
che ci danno quiete e consapevolezza. Tutto dipende da come la si usa.
Per
usarla ben, occorre prime prendere coscienza del potere che abbiamo.
Prendere
coscienza significa diventare estremamente consapevoli di noi stessi, dei
nostri mezzi e del nostro stato. E questo lo si può ottenere con la presenza mentale.
Dobbiamo arrivare a dire: “Questa è la mia coscienza, con le sue potenzialità.
Questa è la mia situazione.”E averlo ben chiaro.
E
poi rendersi conto dell’uso o del non uso che ne facciamo.
Qui
si apre un campo di vaste possibilità, legate alla conoscenza che possiamo raggiungere
di noi stessi e alla nostra capacità di cambiare.
In
sostanza, per cambiare, occorrono autocoscienza e volontà di intervenire. Ma
qui è la sfida per la nostra salvezza fisica e per la nostra salvezza
spirituale.
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