giovedì 9 novembre 2017

Tre concezioni di Dio

Quando chiediamo che cosa sia Dio, molti rispondono “amore”, probabilmente perché questo viene considerata l’esperienza migliore dell’uomo. Ma l’amore è un sentimento che subisce anch’esso un’evoluzione e che può apparire e sparire velocemente. Non esiste un sentimento stabile. Inoltre non può esistere un sentimento senza un corpo.
La risposta dunque è di tipo emotivo. E anche la ricerca di un simile Dio dovrebbe essere di tipo emotivo: una forma di devozione appassionata – una passione difficilmente evocabile per qualcosa di così astratto. Come si fa ad amare qualcuno che non si conosce?
È difficile credere che un sentimento possa costruire concretamente un universo, soprattutto un universo come il nostro dove per vivere bisogna mangiare gli altri e dove il più forte ha la meglio sul più debole. Dove sono l’amore e la compassione in tutto questo macello?
Un Dio “amore” avrebbe costruito un mondo ben diverso, dove non ci sarebbe un eterno conflitto.
Una seconda risposta è che Dio è una specie di Supermente, probabilmente un grande matematico, un grande fisico e un grande programmatore messi insieme. Per avvicinarsi a questo tipo di Dio dovremmo usare, più che il sentimento, la conoscenza. Essere a nostra volta dei grandi scienziati o dei sommi computer. Dio ha congegnato e capito tutto, e noi dovremmo fare lo stesso. Sarebbe il Dio della scienza.
Ma esiste una terza risposta: Dio non preesiste all’uomo, ma emerge e si sviluppa con l’uomo. Questo spiegherebbe le tante cose che non funzionano e i veri e propri errori di programmazione. Dio è ancora imperfetto e cerca di crescere. E chissà se ce la farà.

Per avvicinarci ad un Dio del genere, dovremmo sentire e capire che siamo tutti coinvolti in questo processo e che siamo responsabili del suo successo o fallimento. Ed è proprio questa consapevolezza che manca agli uomini che si fanno sempre la guerra e che si aspettano tutto dall’alto.

2 commenti:

  1. Gentile Lamparelli, ma nel brodo primordiale e nelle rocce miliardarie di anni del Canada e dell'Australia, chi c'era? Il papà, il bisnonno, o il trisnonno di Dio? Grazie per un'eventuale risposta...

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  2. C'era comunque tutto ciò che è emerso dopo, nel bene e nel male. Non un Dio perfetto, ma un essere che si fa faticosamente strada, tra mille errori.

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