martedì 7 novembre 2017

La musica delle stelle

La musica viene dal nulla, è fatta anche di spazi vuoti e finisce nel nulla. Come ognuno di noi.
Ma ci vuole comunque un portatore fisico, qualcuno che la riceva e la trasmetta.
Questo vale per qualunque ispirazione e per qualunque pensiero. Anche per la meditazione. Siamo attori e siamo agiti. Siamo soggetti e siamo strumenti. Non siamo solo noi stessi.

Inferno è una sensazione terrificante, paradiso è una sensazione molto piacevole… Ma queste sensazioni di cosa sono fatte? Segnali chimici, elettrici? La stessa sostanza dei pensieri e dei sogni. E quando ci svegliamo da un sogno terrificante o da un sogno delizioso, che cosa rimane?
Un ricordo, una reminiscenza, che presto svanisce nel cervello del sognatore. E poi svanisce anche il sognatore.
Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, della musica, delle bolle sull’acqua, qualcosa di labile e mutevole che persiste ben poco. Ma l’intero universo, dai pianeti alle stelle e alle galassie è fatto così.

Sensazioni, visioni, immagini, pensieri, suoni, tocchi… Ma che differenza tra l’uno e l’altro!
Il senso della vita è la qualità variabile di queste esperienze.

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