martedì 22 agosto 2017

Il paradosso di Fermi

Gli scienziati che fanno tanti calcoli ci dicono che nell’Universo ci dovrebbe essere un alto numero di pianeti, come la Terra, con forme di vita simile alla nostra.
Ma Fermi si domandò: se ci sono così tante forme di vita, dove sono finite? Perché non comunichiamo con nessuna?
Al di là delle distanze spaventose tra un pianeta e l’altro, resta un punto centrale. Non è detto che sia possibile che la vita “intelligente” si evolva oltre un certo limite. Perché?
Lo vediamo nel nostro pianeta. Ci siamo evoluti tecnologicamente e scientificamente, ma siamo pieni di ingiustizie, di aggressività, di competitività, di violenze e di guerre. Perfino le religioni sono in concorrenza l’una con l’altra.
Chi scommetterebbe un centesimo sul nostro futuro? Probabilmente abbiamo già raggiunto il limite massimo di sviluppo. Nessuno infatti vede segni di evoluzione psichica. Rimaniamo al livello mentale delle scimmie.
Il problema è che i tempi dell’evoluzione sono lentissimi, mentre i tempi dell’autodistruzione (per esempio dell’ambiente) sono velocissimi. Non vedo tanti uomini capaci di controllare i propri istinti predatori e i propri interessi personali e di avere una visione di ampio respiro. Abbiamo ancora gente che uccide in nome di Dio. Abbiamo capi di Stato che minacciano l’uso di armi nucleari e si disinteressano del cambiamento climatico. Abbiamo un Onu incapace. Ragioniamo ancora in termini nazionalisti. Odiamo la globalizzazione. Ci barrichiamo dentro le nostre mura. Abbiamo gente che vuole arricchirsi a spese degli altri, che vuole ingrandirsi senza limiti, che vuole possedere e arraffare il più possibile, che vuole essere sempre più potente. Abbiamo miliardi di uomini che cercano protezione nei loro dei immaginari e non pensano di sviluppare le proprie potenzialità.
L’istinto aggressivo e competitivo sembra essere incontrollabile.
Quanto dureremo ancora?

Senza una presa di coscienza globale, senza un salto evolutivo, per noi non c’è futuro. E probabilmente la storia si ripete in tutti gli altri pianeti vivibili. Ci vuole troppo tempo per passare dall’essere un animale all’essere un animale evoluto che abbandona i propri peggiori istinti e acquisisce una nuova coscienza.

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