sabato 5 agosto 2017

Il dharmadhatu

Il dharmadhatu è la realtà originale, quella immensa distesa di vuoto da cui nascono l’essere e il non essere, la vita e la morte. Essendo anteriore ad ogni dualismo, non può ospitare la coscienza.
Ora, ci sono momenti in cui entriamo in contatto con questa realtà priva di dualismo e di coscienza: quando si scivola nel sonno profondo senza sogni, quando si sviene, quando si perdono i sensi nel processo del morire e nella meditazione profonda. In tutti questi stati, il pensiero si ferma.
Si noti che nella meditazione, è proprio la quiete che ci porta nel dharmadhatu. Infatti, la quiete e la calma hanno la capacità di rallentare i nostri pensieri e la nostra instancabile attività immaginativa e speculativa. Ecco perché la ricerca della quiete e della distensione non è una semplice pratica di serenità, ma un vero e proprio processo spirituale che ci porta vicino all’origine del tutto.

È la nostra coscienza divisiva che deve placarsi.

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